Class Action e azioni legali

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  1. Facciamocela!
     
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    Qualcuno sta pensando di intraprenderla?

    Chi sa come potrebbe funzionare? Negli Stati Uniti sta per partire, i primi processi ci saranno nel 2016.
     
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  2. Nonmollo!
     
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    Possibile intraprenderla sì, ma di non facile attuazione qui in Italia...Prima dovremmo almeno aspettare gli esiti (promettenti, sotto quest'aspetto) degli studi in corso sulla Sindrome.

    Le multinazionali del farmaco sono tutto tranne che sprovvedute (ancor più un colosso come la Merk!) e già sarebbe difficile spuntarla con tutte le prove del caso, figuriamoci così, portando solo testimonianze ma nessun riscontro scientifico alle nostre accuse...

    Ad ogni modo, consiglierei a tutti a voi di custodire gelosamente la prima prescrizione del vostro medico per assumere il Propecia: tirata fuori al momento opportuno, potrebbe rivelarsi uno strumento prezioso, al fine di intraprendere eventuali azioni legali.

    Edited by Nonmollo! - 17/9/2015, 08:48
     
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    In fatto di class action la giurisprudenza italiana ha fallito,l'azione collettiva è solo un'arma spuntata in mano ai consumatori,quindi non abbiamo alcuna chance se intraprendiamo quel percorso. Viceversa si potrebbero tutelare i nostri diritti in altro modo;ad esempio, portando all'attenzione dei mass media la nostra grave situazione,ottenendo così un duplice risultato, sia quello di sensibilizzare maggiormente il settore medico,facendo partire magari nuovi studi,sia aumentare il numero dei pazienti,perchè sono convinto che molte persone,che hanno assunto gli inibitori dell'alfa reduttasi,si sono rassegnate a convivere con la pfs e ciò restituirebbe loro la speranza di una guarigione,invogliandoli a denunciare la propria condizione. Potremmo poi,anche se la vedo un po' utopica come cosa, costituire un'associazione che ufficialmente perori la nostra causa e difenda le nostre istanze.
    L'origine dei nostri problemi va probabilmente ricercata nel blocco dell'alfa reduttasi (in percentuale diversa in ognuno di noi) e di conseguenza degli ormoni/neurosteroidi che da essa dipendono.Il nostro obiettivo deve esser quello di fare pressione sulla comunità scientifica affinchè possa giungere da essa un aiuto,ovviamente c'è differenza se a sostenere questo scopo siamo in cinquemila piuttosto che in cinque.
     
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  4. Facciamocela!
     
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    Sono d'accordo... come ci muoviamo?

    Edited by Nonmollo! - 10/10/2015, 13:31
     
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    In primis io consiglierei,a chi ancora non l'avesse fatto,di recarsi dal dott.Santi a Modena,per tre buoni motivi:
    -visita medica personale con chi non mette assolutamente in dubbio la veridicità della sindrome.
    -partecipazione allo studio promosso da Melcangi,e in cui anche Santi,in ambito clinico,svolge un ruolo chiave.
    -aggiornamento (continuo) delle statistiche riguardo soggetti che hanno riscontrato gravissimi effetti collaterali in seguito all'assunzione dei farmaci inibitori dell'enzima alfa reduttasi.Ciò può risultare nodale per innescare l'avvio di nuove ricerche scientifiche in tale ambito.
    Per la stessa ragione inviterei poi tutti a compilare la scheda dell'AIFA dove si possono segnalare le reazioni avverse del farmaco.Non so a quali esiti potrà portare ma comunque vale la pena provare a farlo,questo il link:
    http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/conten...e-ai-medicinali

    Infine,so che alcuni lo hanno già fatto,io proporrei di scrivere alle iene,sembra una banalità ma può non esserlo,infatti qualora ci ascoltassero,potrebbero svolgere un ruolo da cassa di risonanza per la comunità medico-scientifica e tutti sappiamo quanto c'è necessità di creare attenzione sul nostro problema,poichè non solo dobbiamo sopportare le conseguenze di uno stupido farmaco,ma anche cercare in solitudine,senza alcun ausilio medico,possibili cure per alleviare leggermente i nostri sintomi.
     
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  6. Nonmollo!
     
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    Premesso che sono assolutamente d'accordo con tutto quello che hai scritto, potresti argomentare questo passaggio?
    CITAZIONE (Presale @ 7/10/2015, 21:43) 
    In fatto di class action la giurisprudenza italiana ha fallito,l'azione collettiva è solo un'arma spuntata in mano ai consumatori,quindi non abbiamo alcuna chance se intraprendiamo quel percorso.

    Su cosa basi questa tua affermazione?

    Per quanto riguarda LE IENE,secondo me sarebbe una buona idea creare una mail unica ad hoc da spedire poi in massa alla redazione...

    Edited by Nonmollo! - 10/10/2015, 13:30
     
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    In Italia neanche per il caso Eternit,dove sono morte migliaia di persone, sono stati riconosciuti degli indennizzi.Ti cito solo un dato: dopo cinque anni di class action e cinquanta azioni di classe incardinate, soltanto una si è conclusa con un risarcimento,tra l'altro di soli 200 euro.Da quel punto di vista,a parer mio,non abbiamo speranze di ottenere alcunché...a meno che dalle ricerche in corso non esca qualcosa di estremamente evidente...

    Per quanto concerne Le Iene,cerchiamo di inviare più segnalazioni possibili,meglio se estremamente dettagliate,in modo tale da suscitare la loro attenzione.
     
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  8. Nonmollo!
     
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    CITAZIONE (Presale @ 10/10/2015, 19:48) 
    In Italia neanche per il caso Eternit,dove sono morte migliaia di persone, sono stati riconosciuti degli indennizzi.Ti cito solo un dato: dopo cinque anni di class action e cinquanta azioni di classe incardinate, soltanto una si è conclusa con un risarcimento,tra l'altro di soli 200 euro.Da quel punto di vista,a parer mio,non abbiamo speranze di ottenere alcunché...a meno che dalle ricerche in corso non esca qualcosa di estremamente evidente...

    Si, infatti l'unica cosa che potrebbe darci una speranza in tal senso, sarebbe che gli studi in corso arrivassero a dimostrare in maniera certa ed inequivocabile l'assoluta responsabilità della fina in tutti o gran parte dei sintomi lamentati da chi soffre questa condizione.
    Ma anche in quel caso la stramaledetta Merk potrebbe tranquillamente "salvarsi", sostenendo che al momento di immettere nel mercato il Propecia tutti gli studi di allora (ovviamente pagati sottobanco dalla stessa!) lo dichiaravano un farmaco assolutamente sicuro.
    Purtroppo il mondo girà così... <_<

    Per quanto riguarda LE IENE, io direi di buttar giù un'unica lettera, un modello quanto più dettagliato ed esaustivo possibile, da inviare poi singolarmente (e firmandola) da ognuno di noi e da quante più persone possibili...Come fosse una petizione.
     
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    [Chiunque ha intenzione di intraprendere azioni legali per danni subiti, può contattare

    l'Associazione Vittime Finasteride

    all'indirizzo [email protected]

    oppure al numero 0422 5588

    Edited by Leboloius - 26/6/2021, 14:35
     
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